Le radici di Beniamino Bilali affondano a Durazzo in Albania. Classe 1985, si mise in luce nella pizzeria di San Patrignano a Coriano in Romagna, per affermarsi nel 2010 nel primo di tanti e ottimi Berberè aperti nel tempo da Matteo Aloe, quello di Castel Maggiore poco fuori Bologna. Oggi, dopo diverse altre esperienze, Norvegia compresa, Bilali è l’anima di Pummà, quattro insegne, tre italiane, Milano Marittima, Bologna e Milano, e la quarta a Ibiza.
Quella nel capoluogo lombardo, al 7 di via Caminadella, zona Cesare Correnti, ha aperto in autunno e sta trovando ora il giusto, elevato equilibrio tra ogni componente e aspetto. Progetto ambizioso al punto che fa piacere sapere che da poco è stato coinvolto come consulente Matteo Tambini, fondatore di O Fiore mio, altra bella realtà romagnola dove Bilali portò il suo contributo a livello di start up.
Entri da Pummà a Milano e a un primo bancone seguono forno e banco di lavoro per i pizzaioli con un tavolo sul muro di fronte, perfetto per seguire ogni loro gesto. Due sale, una più piccola sulla destra che dà sulla via – e che preferisco – e una seconda ben più grande sul…
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